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qing yue (prof. lu yu)

I find it interesting to compare our planet to an immense space-ship manned by picturesque "astronauts" belonging to innumerable nations with different heritages, concepts and cultures, engaged in a permanent voyage through time and space. 

These vibrant differences may be considered one of the major sources of enrichment of our astronauts and should ensure them a pleasant voyage. And within this incredible "space-ship", thanks to our ever so efficient technology and information sources, a so-called 'global village' flourishes where the respect of our differences gives us the opportunity of appreciating the incredible facets of each individual background. In Qing Yue's paintings this impression is very strong. 

Born in Macau of an Italian father and a Chinese mother, she was raised in Hong Kong, China, and lived for many years in Bombay, India. Her family is spread across the "space-ship": from China to England, from Italy to the United States. She lives and works in Trieste, Italy, in a United Nations Organization. 

Her artistic works reveal the eclectic roots of her family entwined with the different cultures she has come across in the past. Her paintings may be defined as a synthesis of East and the West, a contemporary "password" of Humanity in evolution where ancient Chinese culture meets the practical Western world creating a work that highlights the peculiarities of both worlds. 

Simple bright colours, huge paintings, boldly displayed messages on canvas, conceptually and purposely depicted in a decorative manner, and at the same time, other works on vertical panels of typical Chinese dimensions, with delicate pastel shades, that disclose the poetry and philosophy of the Chinese culture. Some examples: in "Qin dynasty terracotta soldiers" we stare at a seemingly infinite flow of ancient faces of the terracotta soldiers of Xian - built by the first Emperor of the Qin dynasty - which remind us of our contemporary world, blank faces, prisoners, trapped by the consumer society; in "Inner depths", a vertical painting, several shades of blue fish calmly swimming in an ideal lake, announce the oriental concept of good luck and prosperity, sealed by the presence of a dragon. 

The East-West dichotomy, poetry-pragmatism, gentleness-violence, yin-yang, male-female are significantly expressed in her paintings with a strong ethnic touch, rendering her presence in the artistic panorama rather extraordinary. Qing Yue's subjects recall the animal kingdom of the East: overlapping colours and figures of meek or powerful dancing dragons, cluttered fish, galloping horses, crickets, ants and birds sweep you directly into a world of surreal dreams in search of harmony. 

Hers is a subtle irony which is not easily captured at a mere glance; it can be appreciated in depth only by those who are capable of laughing at themselves and who perceive the positive aspects of life despite its many difficulties. 

Qing Yue may not radically change the Eastern or Western cultures, but through her works we can share her continuous effort in organically combining her two worlds to substantially express that we all come from the same roots, we are all destined to travel together, hopefully, in harmony, on the same "space-ship". 

Prof. Yu Lu
Chinese Academy of Sciences
Beijing, China

ITALIAN VERSION:

qing yue (prof. lu yu)

Trovo interessante paragonare il nostro pianeta ad un'enorme astronave impegnata in un viaggio attraverso il tempo e lo spazio, guidata da astronauti pittoreschi appartenenti a numerose nazionalità con culture, idee ed usanze diverse. Queste molteplici differenze rappresentano una delle fonti più importanti di arricchimento per i nostri astronauti, permettendo loro di fare un viaggio molto piacevole. Grazie alle nuove tecnologie e mezzi di comunicazione sempre più avanzati viene a crearsi il cosiddetto "villaggio globale" dove il rispetto delle nostre diversità ci permette di assaporare le incredibili espressioni dei nostri 'background' individuali.

Nelle opere di Qing Yue questa impressione è molto forte.

Nata a Macau, Cina, da padre italiano e madre cinese, ha vissuto sia a Hong Kong che  a Bombay in India. La sua famiglia è sparsa su tutta l' "astronave": dalla Cina all'Inghilterra, dall'Italia agli Stati Uniti. Vive a Trieste ed è funzionaria di  un'Organizzazione delle Nazioni Unite.

Il suo operare artistico testimonia le radici eclettiche della sua famiglia, unite alle diverse culture incontrate durante i cambiamenti della sua vita. Si potrebbe definire una contemporanea "password" di un'umanità in evoluzione dove l'incontro tra l'antica civiltà cinese si sposa con la pragmatica cultura occidentale, fornendo un prodotto che esalta le peculiarità di entrambe. 

Colori accesi e tele dalle grandi dimensioni, messaggi gridati, pubblicizzati, a volte appiattiti, concettualmente e volutamente puri veicoli decorativi, ma al contempo, altri lavori dai colori delicati, che sfumano nel nulla, su pannelli dalle dimensioni tipicamente orientali,  dipinti che ricordano la poesia e la filosofia del mondo cinese. 

Alcuni esempi: nella tela "Qin dynasty terracotta soldiers", raffigura i soldati di terracotta di Xian - ordinati dal primo Imperatore della dinastia Qin (200 a.c.) - dove appare una sequenza infinita di volti del passato, tali da essere oggi paragonabili a quelli di tanti esseri umani schiavizzati dal mondo del consumismo;  in "Inner depths", un pannello verticale dorato comunica il concetto orientale di buon auspicio e di armonia con pesci azzurri che nuotano tranquillamente in un lago ideale, protetti dalla presenza di un drago.

La dicotomia oriente/occidente, poesia/pragmatismo, dolcezza/violenza, yin/yang, uomo/donna, sono significativamente rappresentati nella sua pittura rendendone graffiante la presenza nel panorama artistico. I soggetti di Qing Yue ricorrono al mondo animale orientale con colori e figure che si sovrappongono: fantastici draghi antichi, pesci, cavalli, grilli, formiche, uccelli, che ci accompagnano nelle surreali necessità oniriche alla ricerca dell'armonia.

L'ironia delle sue tele è sottile, non facilmente percettibile dal lettore superficiale, ma soltanto da chi sa sorridere di sè, della vita e persino delle difficoltà della vita, cogliendone soprattutto gli aspetti positivi.

Qing Yue probabilmente non rivoluzionerà nè la cultura occidentale nè quella orientale, ma attraverso i suoi lavori riusciremo a capire il suo sforzo continuo ed organico per fondere i suoi due mondi allo scopo di esprimere, in sostanza, che siamo tutti originari di una stessa radice e destinati a viaggiare, ancora lungamente ed auspicabilmente insieme, in armonia, sulla stessa "astronave".


Prof.  YU Lu

Chinese Academy of Sciences

Pechino, Cina